Quando effettuate un'operazione qualsiasi sulla rete, lasciate tracce di voi ovunque.
Questo e` particolarmente vero per il web, in quanto ogniqualvolta ci si collega ad un server o si inviano dati vengono automaticamente trasmesse informazioni come: da quale server (e quindi da quale citta`) si sta chiamando, il nome ed il produttore del programma che si sta usando, quale sistema operativo e` installato sul vostro PC, il vostro IP address, qual'e`l'ultimo sito visitato, se, quando e quante volte ci si e` collegati ad un sito, e talvolta anche il proprio indirizzo di e-mail.
Mentre lasciare simili informazioni in giro puo` non costituire un pericolo per un utente qualsiasi, per un hacker la cosa diventa alquanto pericolosa.
In pratica è come se lasciaste un biglietto da visita (beh... quasi un curriculum!) ad ogni collegamento che effettuate.
Molti siti utilizzano anche un comodo meccanismo di identificazione messo a disposizione dei browser (Netscape, Internet Explorer, Mosaic) che li aiuta ad identificarvi anche a distanza di tempo, e può rivelare loro la frequenza con cui visitate dei siti, IP address, ed altre informazioni che non vorreste dare. Il file in questione e` denominato "cookie". Se usate Netscape lo troverete nella directory del browser con l'innocuo nome di "cookies.txt". Non e` altro che un semplice file di testo, come questo che state leggendo. Bastera` eliminarlo dopo ogni collegamento per eliminare le informazioni che esso puo` rivelare. Se utilizzate siti che richiedono accesso con password può darsi che il cookie contenga delle
informazioni necessarie al vostro collegamento: in tal caso basterà editare il file ed eliminare solo le righe che non contengono il nome del sito in questione.
I "cookies" possono essere disabilitati in alcuni browser (come Netscape). Lo stesso vale per altre tecnologie ancor piu` pericolose (per la privacy), come Java e JavaScript. Rendono piu` allegre le pagine Web... e ancor piu` allegri quelli che vogliono sapere chi, come e quando si collega a una pagina.
Un mezzo molto usato fino a poco tempo fa per nascondere le proprie tracce sul Web era l'Anonimizzatore (http://www.anonymizer.com), ma mentre prima era gratuito ora e` diventato a pagamento. Lo si puo` ancora utilizzare, ma prima di visualizzare la pagina Web desiderata, l'utente e` costretto ad attendere circa mezzo minuto. Inoltre questo servizio e` ora in grado di riconoscere un tentativo di hacking e si rifiuta di eseguire il collegamento.
INDIRIZZO IP (INTERNET PROTOCOL)
I numeri IP sono formati da un unico numero di 32bit, formato da quattro campi di 8bit l'uno separati da un punto
(###.###.###.###), ognuno di questi campi puo' contenere quindi un numero compreso tra 0 e 255, tuttavia essendo i numeri
0 e 255 riservati, si puo' avere un numero compreso tra 1 e 254. Il primo campo contraddistingue la parte pubblica
dell'indirizzo e viene assegnato all'ISP (Internet Service Provider) dietro registrazione all'InterNIC (Internet Network
Information Center) e contrassegna anche la classe del
network (A= 1-126, B=128-191, C=192-254, 127 e' riservato) mentre i restanti tre campi sono ad uso interno dell'ISP.
Quindi risulta subito evidente che possiamo avere una prima protezione consentendo solo a pacchetti di dati che provengono
da determinati IP, l'accesso al nostro sistema.